Cos’è?
La TAC coronarica (detta anche cardio TAC, o Tomografia Computerizzata Cardiovascolare) è una TAC mirata alla valutazione dell’anatomia del cuore e delle coronarie, le arterie che lo irrorano. In particolare questa tecnica è particolarmente efficace per la valutazione della coronaropatia (coronary artery disease – CAD) che può provocare l’angina e l’infarto, lo studio di stent o bypass e la valutazione di alcune funzioni cardiache importanti.
I protocolli di TAC coronarica hanno subito una costante evoluzione negli ultimi 20 anni che hanno comportato una significativa riduzione della dose di radiazioni ed un aumento della risoluzione e dell’accuratezza diagnostica. Le principali caratteristiche di una TAC coronarica includono:
- cardiosincronizzazione: le scansioni sono pulsate e sincronizzate con il battito cardiaco che viene costantemente monitorato durante l’esame, in modo da ottenere un’immagine del cuore ferma.
- mezzo di contrasto: viene iniettato il mezzo di contrasto endovenoso generalmente dal braccio, ad alto flusso (almeno 4,5 ml/secondo) come in una angioTac.
- farmaci: L’indagine prevede l’utilizzo di beta-bloccanti per il controllo della frequenza cardiaca, e di nitrati appena prima dell’esame per la migliore valutazione coronarica, previa esclusione di controindicazioni.
Come ci si deve preparare?
La TAC coronarica è una indagine avanzata prescritta solo dopo una visita cardiologica e la preparazione all’esame deve essere sempre discussa con il cardiologo o con il medico curante. In generale la preparazione prevede:
- farmaci: somministrazione di beta-bloccanti per 3 giorni prima ed al mattino dell’esame salvo diversa indicazione cardiologia, in relazione alla frequenza cardiaca del paziente e a terapia farmacologica già in corso.
- alimentazione: evitare consumo tè e caffe per una settimana prima dell’esame.
- digiuno: è richiesto al paziente di astenersi dal mangiare cibi solidi per 6 ore prima della procedura. È possibile bere acqua.
- allergie. Nel caso di soggetti allergici al mezzo di contrasto o agli altri farmaci che potrebbero essere somministrati durante l’esame è essenziale informare il medico ed effettuare la preparazione seguendo le linee guida del centro di riferimento.
- creatinina. Come per tutte le TAC che prevedono la somministrazione endovena di mezzi di contrasto, è necessario fornire l’esame del sangue della creatinina prima dell’esame, per valutare la funzione dei reni.
Come avviene la procedura?
- Preparazione del Paziente: Prima della TAC, è necessario che il paziente si tolga oggetti metallici, gioielli o indumenti che potrebbero interferire con la procedura. Un infermiere prenderà un accesso venoso generalmente sul braccio. Su indicazione medica possono essere somministrati dei farmaci come beta-bloccanti o nitrati.
- Posizionamento: Il paziente viene posizionato sul lettino della TAC e degli elettrodi da elettrocardiogramma vengono posizionati sul torace. Il lettino si muove all’interno di un apparecchio a forma di anello.
- Scansione: Durante la procedura, il lettino si muove lentamente attraverso l’anello della TAC, mentre il corpo viene scansionato da un fascio rotante di raggi X. Il paziente deve trattenere il respiro seguendo le indicazioni degli operatori, rimanendo immobile per qualche secondo.
- Acquisizione delle Immagini: Un rilevatore posto dal lato opposto all’emettitore del fascio, misura la quantità di raggi X che attraversano il corpo e invia queste informazioni a un computer. Il computer elabora i dati e crea immagini dettagliate degli organi e dei tessuti esaminati.
- Monitoraggio: Gli operatori sanitari monitorano la procedura da una stanza adiacente, comunicando con il paziente attraverso un sistema di altoparlanti o un microfono.
- Completamento: Una volta completata la scansione, il lettino si ferma e il paziente può essere autorizzato a alzarsi. In alcuni casi, potrebbe essere richiesto al paziente di attendere brevemente per assicurarsi che non si verifichino reazioni avverse al mezzo di contrasto.
Quanto dura la procedura?
La scansione di TAC è rapida e richiede solo alcuni minuti, ma la durata complessiva che include la preparazione e il monitoraggio può richiedere circa 20-30 minuti. Questo tempo può variare a seconda delle specifiche necessità di imaging e delle eventuali complicanze.
Cosa viene valutato?
- Calcium score. Prima della somministrazione del contrasto endovena, viene acquisita una scansione a bassa dose per quantificare le calcificazioni delle coronarie attraverso lo score di Agatston. Questo score è utile per stratificare il rischio di evento cardiaco acuto (Major Adverse Cardiac Event – MACE, con uno score > 160), ma anche per identificare i casi in cui le calcificazioni sono presenti in maniera eccessiva da non poter consentire uno studio appropriato, determinando la fine dell’esame (score > 600). Inoltre, l’elevata presenza di calcificazioni coronariche può essere un indice di aumentato rischio di patologie endocrine.
- Coronaropatia. Presenza di riduzione del calibro delle arterie coronarie significativa o critica sostenuta da placche calcifiche, stabili e soft, pertanto ad aumentato rischio di IMA. Grazie all’analisi dei dati su software dedicati vengono utilizzati metodi quantitativi per la stima del grado di stenosi su ciascun vaso coronarico, l’analisi anatomica della parete (studio del tipo di placca), l’eventale presenza di ematomi intramurali ed eventuai dissezioni acute o croniche. Vengono inoltre ricreate mappe anatomiche mediante ricostruzioni in 3D e multiplanari del sistema arterioso e venoso.
- Stent e Bypass. La TAC coronarica è particolarmente indicata per la valutazione della pervietà degli stent (capire se sono ancora aperti e perfusi correttamente). Inoltre, soprattutto grazie alle ricostruzioni e valutazioni tridimensionali, è possibile studiare lo stato dei bypass.
- Anomalie anatomiche. È possibile riconoscere anomalie anatomiche di decorso delle arterie coronariche
- Aorta toracica e arterie polmonari. grazie alla tecnica del Triple rule out è possibile studiare contemporaneamente l’aorta (per la ricerca di eventuali dissecazioni o aneurismi) e le arterie polmonari (per escludere l’embolia polmonare.
- vene polmonari e atrio sinistro .grazie alla loro mappatura anatomica è possibile la valutazione delle vene coronariche e dell’atrio sinistro nel paziente con fibrillazione atriale (FA) e nel planning pre-operatorio della chiusura dell’auricola sinistra.
- Funzione cardiaca. con le attuali apparecchiature TC è possibile anche la valutazione della funzione cardiaca, come la stima della FE mediante studio volumetrico retrospettico, l’eventuale presenza di ipo/acinesie e difetti di perfusione.
- Valvole cardiache. valutazione delle valvole cardiache (studio TAVI ed eventuale valutazione di endocardite vegetazioni e neoformazioni).
- Pericardio. studio del pericardio nel sospetto di pericardite o versamento pericardico
- Reperti collaterali. L’indagine include oltre al cuore, anche il resto del torace, pertanto vengono valutati il parenchima polmonare, eventuali versamenti pleurici ed il mediastino.
Fa male?
La Cardio TAC è generalmente considerata una procedura sicura, ben tollerata e non invasiva rispetto alla coronarografia. Ma l’indicazione è nel paziente con rischio medio basso di patologia coronariche la astratificazione e fatta dal cardiologo. rischio alto va in corografia. indicazioni test da sforzo positivo in oaziente asintomatico sensza FDR con ecocardio negativo,visita agonistica con test da sforzo dubbio. Tuttavia, come per qualsiasi procedura che coinvolga radiazioni, esiste un piccolo rischio associato all’esposizione.