Ecografia addome completo

Fegato, scansioni sottocostali

Indice

Che cos’è?

L’ecografia addome completo è un’indagine radiologica che utilizza l’ecografia per studiare la cavità addominale e gli organi contenuti al suo interno.

Come ci si prepara?

  • Osservare il digiuno per le 6-8 ore che precedono l’esame (ipotizzando che l’ecografia sia al mattino, è consigliabile una cena leggera e dopodiché più nulla sino al momento dell’esame).
  • L’acqua naturale è concessa. 
  • Durante il digiuno astenersi anche dall’assunzione di caffè, gomme da masticare e sigarette. 
  • Durante le 2 ore precedenti l’ecografia si consiglia di bere mezzo litro di acqua non gassata e non urinare per è presentarsi al momento dell’esame con un buono stato di distensione vescicale (è necessario per studiare la vescica).
  • Nei 2-3 giorni precedenti  è raccomandata una dieta povera di fibre  (sbucciare la frutta, evitare cereali integrali e leguminose).
  • Nel pasto precedente l’esame è preferibile limitarsi al consumo di sole carni bianche, pesce e frutta sbucciata, pochi carboidrati. 

Ci sono dei rischi o delle controindicazioni?

L’ecografia è una metodica sicura e ripetibile, che non utilizza radiazioni ionizzanti. Può essere eseguito senza rischi anche nei bambini, nelle donne in gravidanza e nei pazienti più fragili. Non ci sono particolari controindicazioni.

Che informazioni offre?

Potenzialmente offre una valutazione panoramica di tutto l’addome, ad esclusione delle zone più profonde o nascoste dal meteorismo intestinale, che sono più difficile da esplorare per ragioni legate alla fisica degli ultrasuoni. L’esame standard convenzionalmente indicato con la dicitura “ecografia addome completo” prevede la valutazione dei seguenti organi: fegato, cistifellea, reni, milza, pancreas, vescica, apparato riproduttivo maschile e femminile, grossi vasi addominali. Sulla base del quesito diagnostico e del contesto clinico, l’esame può essere mirato solo alla valutazione di alcune strutture di particolare interesse.

Quali sono le indicazioni più comuni?

L’ecografia addome completo è considerata un’esame di primo livello idoneo per inquadrare una grande varietà di condizioni cliniche.

In ambito pediatrico, può essere considerato l’esame radiologico di elezione, dal momento che non utilizza radiazioni ionizzanti e può essere ripetuto più volte in un tempo ravvicinato.

L’indicazione più comune nel contesto ambulatoriale del medico di famiglia è sicuramente il dolore addominale cronico-ricorrente. Molte cause frequenti di addominalgia possono essere infatti diagnosticate facilmente all’ecografia (per esempio, la calcolosi della colecisti).

Altra indicazione comune è il riscontro di anomalie agli esami di laboratorio, in particolare per quanto riguarda la funzionalità epatica (rialzo delle transaminasi), pancreatica (amilasi e lipasi), renale (creatinina, acido urico, azotemia), o nell’esame chimico fisico delle urine (microematuria).

Infine, molti pazienti si sottopongono periodicamente all’ecografia per il monitoraggio di condizioni note (in precedenza si è citata l’epatite cronica) o a fini di sorveglianza (per esempio, nei pazienti oncologici).

Quali solo i limiti dell’ecografia addome completo?

Come premesso, l’ecografia soffre di alcune limitazioni intrinseche legate alla fisica degli ultrasuoni e, in parte, alle caratteristiche del paziente. In altre parole, non tutti i diversi organi addominali possono essere valutati con lo stesso livello di approfondimento e inoltre le performance diagnostiche dell’esame possono variare significativamente a seconda del paziente e del contesto clinico. Queste considerazioni sono particolarmente vere nello studio dell’addome, dove alcuni fattori, come l’obesità e il meteorismo intestinale, possono rappresentare un ostacolo importante all’esecuzione dell’esame.

Un altro aspetto da considerare è che l’ecografia può essere l’esame idoneo per rispondere ad un determinato quesito clinico, ma non essere appropriato per un altro. Per esempio, l’ecografia è un esame fondamentale per lo studio delle alterazioni del fegato in un paziente con epatite cronica, ma generalmente è poco utile per diagnosticare una sospetta epatite acuta. In altre parole, l’appropriatezza, e di conseguenza l’utilità dell’esame ecografico dell’addome, dipendono strettamente dal quesito diagnostico e dalle caratteristiche del paziente.

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