Risonanza magnetica multiparametrica della prostata

Indice

Cos’è?

La risonanza magnetica multiparametrica della prostata è un esame diagnostico non invasivo e altamente specialistico che permette di individuare e localizzare con precisione il tumore della prostata.

Come funziona?

La risonanza magnetica multiparametrica consiste in un esame di risonanza magnetica che combina sequenze di imaging T2 con sequenze di diffusione e di contrasto dinamico. Questa combinazione di parametri fornisce informazioni molto dettagliate sulla morfologia e sulla funzione della prostata, consentendo una diagnosi più accurata rispetto ai metodi tradizionali.

  1. Posizionamento del Paziente: Il paziente viene posizionato su un tavolo mobile che scorre all’interno della macchina a risonanza magnetica. È essenziale rimanere fermi durante l’acquisizione delle immagini per garantire la qualità dell’esame.
  2. Acquisizione delle immagini: all’interno dell’apparecchio, che funziona come una potente calamita, vengono inviati degli impulsi radio che interagiscono con i tessuti della prostata ed emettono dei segnali di ritorno, che vengono utilizzati per generare le immagini. Il processo genera dei rumori per cui vengono fornite delle apposite cuffie, ma è assolutamente indolore per il paziente.
  3. Iniezione endovena di agente antispastico (Scopolamina-N-butilbromuro, Buscopan 1 fl): durante l’esame, se il paziente non presenta controindicazioni specifiche, viene iniettato questo farmaco per ridurre temporaneamente la motilità intestinale. Ciò permette di ridurre gli artefatti ed acquisire immagini perfettamente ferme e ad alta risoluzione.
  4. Iniezione endovena del mezzo di contrasto: durante l’esame verrà iniettato del mezzo di contrasto endovena per aumentare la visibilità di alcune strutture e meglio caratterizzare eventuali lesioni. Nel caso di controindicazioni alla somministrazione del mezzo di contrasto (insufficienza renale, allergia nota al mezzo di contrasto paramagnetico) si può acquisire una risonanza magnetica senza mezzo di contrasto (detta bi-parametrica) che consente comunque di individuare eventuali lesioni.
  5. Interpretazione delle immagini: terminato l’esame le immagini vengono interpretate da radiologi specializzati nella lettura delle immagini della prostata.

Fa male?

No, la risonanza magnetica è un esame sicuro e non invasivo, che non utilizza radiazioni ionizzanti. L’acquisizione delle immagini avviene in maniera impercettibile per il paziente.

Nei centri che lavorano con le apparecchiature più moderne, l’utilizzo della bobina endorettale non è più necessario.

Quanto dura?

L’esame ha una durata variabile da 25 a 30 minuti che dipende dalle caratteristiche dell’apparecchio RM e dal numero di sequenze impiegate.

Come bisogna prepararsi per l’esame?

  • Un esame recente della creatinina, sebbene non più obbligatorio secondo le ultime disposizioni e linee guida, viene spesso richiesto per iniettare il mezzo di contrasto.  viene di solito ritenuto valido un valore di creatinina non antecedente a 1 mese.
  • digiuno di ca 5-6 ore prima dell’esame
  • per ottenere una ottimale visualizzazione della prostata è necessario che l’intestino vicino sia vuoto, in particolare il retto; si raccomanda dunque di fare un clistere di pulizia a casa appena prima di fare l’esame.
  • si consiglia di non andare in bicicletta nella settimana prima di fare l’esame
  • se possibile, previa consulenza con il proprio urologo, sarebbe meglio sospendere l’assunzione di farmaci alfa-litici (es Avodart) nelle due settimane prima di eseguire l’esame di risonanza magnetica.
  • come per tutti gli esami di risonanza magnetica, è necessario rimuovere tutti gli oggetti metallici dal corpo (es. gioielli, piercing, orologio…) prima di entrare nella sala della macchina.

Quali sono le principali indicazioni?

Solitamente viene prescritta quando i risultati di altri esami, come il dosaggio del PSA o l’esame rettale digitale, sollevano dubbi sulla presenza di lesioni nella prostata. Le principali indicazioni includono:

  • sospetto di tumore della prostata in soggetto non ancora sottoposto a biopsia
  • persistente sospetto clinico di tumore della prostata anche dopo biopsia risultata negativa
  • sorveglianza attiva di lesioni dubbie ad esami RM precedenti
  • stadiazione loco-regionale per individuare eventuali metastasi osse o linfonodali nel distretto pelvico
  • ricerca di recidiva

Perché è importante la risonanza magnetica della prostata?

  • Per individuare precocemente eventuali lesioni sospette e dare un grado probabilità della loro possibile malignità, secondo il punteggio PI-RADS v2.1 (Prostate Imaging-Reporting and Data System),così spiegato:
    • PIRADS 1 – probabilità molto bassa che sia presente una lesione tumorale
    • PIRADS 2 – probabilità bassa che sia presente una lesione tumorale
    • PIRADS 3 – dubbia presenza di una lesione tumorale
    • PIRADS 4 – probabilità alta che sia presente una lesione tumorale
    • PIRADS 5 – probabilità molto alta che sia presente una lesione tumorale
  • per localizzare con precisione le lesioni sospette e fornire una guida per eseguire la biopsia mirata (biopsia prostatica Fusion).

Dove si può fare la risonanza magnetica della prostata?

La RM multiparametrica della prostata richiede personale con esperienza specifica nell’interpretazione delle immagini della prostata e viene eseguita in centri specializzati che possiedono una discreta casistica di diagnostica e trattamento del tumore della prostata. Generalmente è l’urologo stesso ad indicare il centro di riferimento o di fiducia per l’esecuzione dell’esame.

it_ITItalian
Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email