Pazienti a rischio di reazioni avverse ai mezzi di contrasto
Vengono considerati a rischio di reazioni avverse ai mezzi di contrasto coloro che hanno avuto una pregressa reazione allergica o simil-allergica con la stessa classe di mezzo di contrasto (ad es., a base di gadolinio o di iodio); presenza di asma bronchiale o orticaria-angioedema non controllati, mastocitosi, pregressa anafilassi idiopatica (ovvero storia di shock anafilattico in cui non è riconoscibile la causa scatenante).
Esame in elezione
Nei pazienti a rischio, nel caso fosse possibile riprogrammare in un secondo momento l’esame:
- Valutazione di metodiche alternative: il medico radiologo valuta innanzitutto la possibilità di proporre una metodica radiologica alternativa con la stessa efficacia diagnostica che non necessiti di mezzo di contrasto o utilizzi un mezzo di contrasto di classe differente (es. a base di gadolinio in caso di reazione a mezzo di contrasto a base di iodio e viceversa).
- Consulenza allergologica: in mancanza di metodiche alternative, il medico radiologo indirizza il paziente a un Centro di Riferimento Allergologico per una consulenza specialistica. L’allergologo, dopo attenta valutazione, proporrà l’iter diagnostico idoneo in base alle linee guida e stabilizzerà il quadro clinico in caso di asma bronchiale o orticaria-angioedema.
- Gestione in assenza di Centro Allergologico: nel caso in cui non fosse possibile utilizzare una metodica radiologica alternativa e in assenza di un Centro di Riferimento Allergologico:
- Utilizzare una molecola differente non cross-reagente (se possibile individuata con test cutaneo) e monitorare le funzioni vitali.
- Per pazienti con storia di reazione avversa grave: programmare l’indagine in presenza del medico anestesista/rianimatore.
- In generale la premedicazione non è più raccomandata, in quanto non vi è sufficiente evidenza in letteratura e può mascherare la comparsa di segni d’allarme.
- Monitoraggio dopo la procedura: il personale infermieristico e/o medico controllerà che non insorgano lesioni cutanee (orticaria – angioedema) o altri disturbi.
Esame in urgenza
Qualora non fosse disponibile una metodica alternativa:
- Utilizzare una molecola di MDC alternativa non cross-reagente: utilizzare una molecola di MDC differente seppur della stessa classe non crossreagente e di monitorare le funioni vitali;
- Allertare il rianimatore: nel caso di pazienti con anamnesi positiva per precedente reazione avversa grave a mezzo di contrasto è indicato allertatare il medico anestesista/rianimatore;
- anche in questo caso in questi pazienti non è più raccomandata la premedicazione (non sufficiente evidenza in letteratura, può mascherare la comparsa di segni d’allarme).
Classificazione dei MDC in base al rischio di cross-reazione
Classificazione del MDC in sottogruppi sulla base dei pattern di reattività crociata più frequenti:
- sottogruppo A (acido iotalamico, iopamidolo, iodixanolo, iomeprolo, ioversolo e ioexolo);
- sottogruppo B (iobitridolo e ioxaglato di sodio);
- sottogruppo C (amidotrizoato di sodio)
Documento intersocietario SIRM-SIAARTI 2019
ESUR Linee guida sui mezzi di contrasto
American College of Radiology Manual on Contrast Media 2016
Lerondeau B, et al. Analysis of cross-reactivity among radiocontrast media in 97 hypersensitivity reactions. J Allergy Clin Immunol. 2016 Feb;137(2):633-635.e4.
Baerlocher, M. O.; Asch, M.; Myers, A. Allergic-Type Reactions to Radiographic Contrast Media. Can. Med. Assoc. J. 2010, 182 (12), 1328–1328. https://doi.org/10.1503/cmaj.090371.