Cos’è?
Si tratta di un’indagine che sfrutta radiazioni ionizzanti (raggi X) su un unico piano di studio (2D). Le radiazioni prodotte dall’apparecchiatura radiologica attraversano progressivamente il corpo del paziente, perdendo di intensità e/o oltrepassandolo, formando successivamente su un sistema fotosensibile (analogamente ad un sistema fotografico) l’immagine del segmento corporeo studiato.
Quali sono le principali indicazioni?
Le indicazioni ad un esame di radiologia convenzionale a raggi X sono ormai limitate, e relegate nella maggior parte dei casi allo studio in regime di urgenza, data la loro facilità di esecuzione e relativo basso costo.
Essa, infatti, fornisce informazioni dirette sull’integrità e la morfologia delle strutture ossee del cranio, del volto e del rachide evidenziando eventuali fratture, malformazioni o varianti anatomiche. Tuttavia, per le strutture parenchimali e/o legamentose, data la loro relativa radiotrasparenza, si possono solo ricavare informazioni indirette per l’eventuale visualizzazione di alterazioni ossee consensuali o di calcificazioni annesse.
Come mi devo preparare?
Non è richiesta nessuna preparazione. Poco prima dell’esecuzione dell’esame verrà richiesto di rimuovere tutti gli oggetti metallici o gli abiti con inserti metallici (collane, orecchini, cinture ecc.), presenti nel campo d’esame da studiare per evitare effetti di attenuazione del fascio radiante.
Limiti
I limiti della radiografia riguardano le informazioni, che sono limitate al tessuto osseo e la mancanza di tridimensionalità.
Controindicazioni
Le radiografie tradizionali comportano un’esposizione alle radiazioni ionizzanti molto bassa.
E’ comunque sconsigliata l’effettuazione in caso di stato di gravidanza certo o presunto della paziente.







