Cosa sono?
Le radiazioni ionizzanti sono un tipo di radiazione energetica che ha abbastanza energia per rimuovere gli elettroni dagli atomi, generando ioni. Questa capacità di ionizzazione può avere effetti sulle cellule e sui tessuti. Le radiazioni ionizzanti sono categorizzate in due tipi principali:
- particelle cariche (come raggi alfa e beta)
- radiazioni elettromagnetiche (come raggi X e raggi gamma)
Fanno male?
L’esposizione a dosi elevate o prolungata a radiazioni ionizzanti può danneggiare le cellule del corpo e aumentare il rischio di sviluppare tumori e altre patologie.
Tuttavia, le radiazioni ionizzanti possono essere utilizzate per ottenere immagini dettagliate del corpo e consentono di diagnosticare innumerevoli patologie. Inoltre, vengono utilizzate per fornire trattamenti molto efficaci nell’ambito della radioterapia.
In ambito medico, si applicano i principi di radioprotezione, affinché si utilizzi la dose minima per raggiungere l’obiettivo, diagnostico o terapeutico. I medici radiologi sono specializzati nel soppesare rischi e benefici, minimizzando i potenziali danni per garantire il massimo beneficio ed il miglioramento dello stato di salute.
Quali esami usano le radiazioni ionizzanti?
- Radiografia: Utilizza i raggi X per creare immagini di ossa e tessuti densi come polmoni e mammelle.
- Tomografia Computerizzata (TAC): Combina raggi X e tecnologia informatica per produrre immagini tridimensionali dettagliate.
- Angiografia: Visualizza i vasi sanguigni mediante l’iniezione di un mezzo di contrasto radio-opaco seguito da raggi X.
- Fluoroscopia: Un’esposizione continua ai raggi X in tempo reale, spesso utilizzata per esami diagnostici dinamici come quelli del tratto digestivo.
- MOC: anche la densitometria minerale ossea usa i raggi X per misurare l’osteoporosi, ma a dosi estremamente basse e considerate sicure.
- Scintigrafia: Coinvolge l’uso di radionuclidi per produrre immagini funzionali di organi e tessuti specifici.
- PET (tomografia a emissione di positroni): utilizza dei radiofarmaci che si accumulano in certi tessuti del corpo ed emettono fotoni gamma, utilizzati per ricostruire immagini funzionali del corpo.
- Radioterapia: Utilizza radiazioni ionizzanti di vario tipo (raggi X, raggi gamma, elettroni o altre particelle come neutroni e protoni) per trattare il cancro, mirando a distruggere o danneggiare le cellule tumorali.
Quali sono le specialità mediche implicate con le radiazioni ionizzanti?
Oltre ovviamente alla Radiologia, diverse specialità mediche utilizzano radiazioni ionizzanti per fini diagnostici e terapeutici. Eccone una lista non esaustiva:
- Radiologia diagnostica e interventistica: i medici radiologi utilizzano radiazioni ionizzanti per ottenere immagini diagnostiche del corpo utilizzano radiografie e TAC, e possono eseguire dei trattamenti guidati tramite fluoroscopia ed angiografia.
- Radioterapia: I radioterapisti utilizzano radiazioni ionizzanti per trattare il cancro. La radioterapia mira a distruggere o danneggiare le cellule tumorali utilizzando radiazioni ionizzanti focalizzate.
- Medicina Nucleare: questa specialità coinvolge l’uso di sostanze radioattive (radionuclidi) per scopi diagnostici e terapeutici. La scintigrafia e la PET (Tomografia a Emissione di Positroni) sono esempi di procedure mediche in medicina nucleare.
- Cardiologia Emodinamica: I cardiologi emodinamisti usano l’angiografia per procedure interventistiche come l’angioplastica coronarica (stent coronarici).
- Chirurgia Vascolare: i chirurghi vascolari eseguono procedure di angiografia o interventi chirurgici sotto guida radiologica per trattare patologie vascolari.
Ortopedia e Traumatologia: molti interventi di ortopedia richiedono radiografie o fluoroscopia intraoperatoria per posizionare correttamente viti e placche metalliche.