Cos’è l’osteoporosi?
L’osteoporosi è definita come una patologia che colpisce le ossa, ne riduce la resistenza meccanica e predispone ad un aumentato rischio di frattura. È quindi una patologia che non crea disagi finché non compaiono le complicanze, ovvero gli eventi fratturativi.
Nel momento in cui compaiono le fratture compare anche il dolore, le deformità della colonna vertebrale, i problemi del sonno e una ridotta attività fisica che determina a sua volta una riduzione della densità ossea.
Epidemiologia
Nel mondo si stimano 200 milioni di persone affette da osteoporosi. In Italia invece si stima vi siano circa 5 milioni, dove vede coinvolto maggiormente coinvolto il sesso femminile con 3,5 milioni di donne contro 1,5 milioni di uomini. In generale, l’incidenza incrementa con l’età, sino ad interessare la maggior parte della popolazione oltre gli 80 anni.
Classificazione
Esistono due forme di osteoporosi:
- Primitiva (60-70%):
- Post-Menopausale dovuta ad una fisiologica diminuzione degli ormoni estrogenici.
- Senile
- Secondaria (30-40%):
- Malattie endrocrine e metaboliche (es. Iperparatiroidismo, ipertiroidismo, ipogonadismo, diabete mellito);
- Malattie gastrointestinali (es. celiachia, m. di Chron, Rettocolite ulcerosa);
- Malattie ematologiche (es. Leucemia, Mieloma multiplo);
- Malattie genetiche (es. S. di Ehler-Danlos, Osteogenesi imperfetta, S. di Marfan, Fibrosi cistica);
- Malattie reumatiche (es. Lupus, Artrite reumatoide, Sclerodermia);
- Altre malattie come BPCO, Sclerosi multipla, Insufficenza renale cronica o Terapie farmacologiche croniche, principalmente i cortisonici, ormoni tiroidei sostitutivi e anticonvulsivanti.
Fisiopatogenesi
Il tessuto osseo non è una struttura inerte, ma dinamica in un continuo processo di rimodellamento, attivo e dinamico, di rimozione e rinnovamento al fine di:
- Contribuire all’omeostasi minerale (Ca e Pi)
- Adeguare la struttura ossea ad eventuali cambiamenti delle linee di forza
- Rimuovere e rimpiazzare l’osso logorato. Sappiamo che ogni 5 anni il nostro scheletro viene completamente sostituito (rinnovamento tra 10-30% annuo)
Il rimodellamento si verifica a livello di microsistemi cellulari, ossia le unità di rimodellamento osseo, distribuite in tutto lo scheletro, nei quali sono presenti cellule con:
- Funzione riassorbente, svolta dagli osteoclasti: da cellula linfo-monocitaria capace di differenziarsi in pro-osteoclasti e macrofagi;
- Funzione neoformatrice, svolta dagli osteoblasti: da cellula mesenchimale del midollo capace di differenziarsi in cellula stromale che darà a sua volta origine a osteoblasto o adipocita.
L’osteoporosi si viene a manifestare nel momento in cui vi è un patologico aumento della funzione riassorbente o una diminuzione della funzione neoformatrice.
Quadro clinico
L’unica manifestazione clinica dell’osteoporosi è legata al rischio di fratture, a carico dei segmenti ossei in cui il tessuto trabecolare è maggiormente rappresentato.
- Radio distale (frattura di Colles) o
- Più frequente in età post-menopausale, 50 anni circa.
- Avendo i riflessi pronti, la persona cadendo pone le braccia in avanti come meccanismo di difesa.
- Si manifesta con dolore, tumefazione del polso, impotenza funzionale, deformità
- Corpi vertebrale
- Frequente intorno ai 50 anni, e dopo 10-15 anni di menopausa nella donna o
- Vi sono importanti differenze tra frattura dorsale e lombare, infatti nonostante entrambe siano invalidanti in fase acuta, le vertebre dorsali comportano però un dolore che perdura nel tempo, molto più a lungo delle fratture lombari.
- Femore prossimale
- In genere dopo i 70 anni
- Una delle cause più comuni di morte e di invalidità permanente
Diagnosi
- Anamnesi o Storia familiare, fattori di rischio, patologie concomitanti e farmaci • Esami di laboratorio o Emocromo, funzionalità epatica, funzionalità renale, sodio, potassio, calcio, fosforo, paratormone, vitamina D
- Esami radiografici
- Densitometria ossea computerizzata con tecnica Dual X-Ray Absorbption (LINK)
- Rx: Evidenzia la presenza di osteoporosi quando si già perso il 40% della massa ossea ma rimane comunque un esame fondamentale in paziente con dolore dorsale, in quanto può evidenziare frattura.
- TC: Permette di caratterizzare meglio un evento fratturativo dubbio all’Rx.
- RM: Fornisce informazioni sulla localizzazione dell’evento fratturativo o eventuale compressione dei tessuti molli. Inoltre, consente di stabilire se la frattura è recente o datata.
Terapia
L’obiettivo dei trattamenti per l’osteoporosi deve essere quello di ridurre l’incidenza dell’evento clinico, cioè la frattura, ed è quindi di fondamentale importanza educare il paziente affinchè vengano eliminati o quantomeno ridotti i rischi di caduta, il fumo ed eccesso alcolico ma anche incoraggiare una moderata attività fisica e ottimizzare l’apporto di calcio e Vitamina D.
Oltre a questo, in determinati pazienti è indispensabile affiancare una o più terapie farmacologiche come:
- Inibitori del riassorbimento osseo che agiscono riducendo l’attività degli osteoclasti:
- Bisfosfonati o Anti-RANKL come il denosumab
- Terapia ormonale sostitutiva (estrogeni, androgeni)
- Modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (SERM)
- Stimolatori della neoformazione che agiscono stimolando l’attività osteoblastica:
- PTH
- Teriparatide Meccanismo misto (ranelato di stronzio)
- WHO Scientific Group on the Prevention and Management of Osteoporosis (2000 : Geneva, Switzerland). (2003). Prevention and management of osteoporosis : report of a WHO scientific group.
- Sözen T, Özışık L, Başaran NÇ. An overview and management of osteoporosis. Eur J Rheumatol. 2017 Mar;4(1):46-56. doi: 10.5152/eurjrheum.2016.048. Epub 2016 Dec 30. PMID: 28293453; PMCID: PMC5335887.