Quali sono le differenze tra risonanza magnetica chiusa e aperta?
Per risonanza magnetica “chiusa” o “aperta” ci si riferisce non solo alla forma delle apparecchiature RM disponibili, ma ad una più profonda differenza tecnologica basata prima di tutto sull’intensità di campo magnetico che utilizzano per ottenere le immagini. In gergo infatti vengono distinti in apparecchi “ad alto campo” (chiusi o a tubo) o “a basso campo” (aperti). L’intensità del campo magnetico viene misurata in Tesla (T).
Sebbene nel corso degli anni la definizione di alto e basso campo sia cambiata e al giorno d’oggi non esista una soglia ufficiale di demarcazione, attualmente è ragionevole considerare alto campo apparecchi con intensità di campo magnetico di 1,5 Tesla o superiore.
Negli anni 80 e 90 per esempio, venivano prodotti apparecchi a 0.2 T chiamati a basso campo, mentre per alto campo si consideravano magneti già di 1 T o superiori. Ad oggi, vengono considerati ad alto campo magneti di 1,5 T e 3T, mentre campi maggiori come 7 T (ancora poco diffusi) o superiori (utilizzati in laboratorio) vengono definiti a ultra alto campo (ultra high-field).
Vantaggi e svantaggi
In generale, l’alto campo magnetico a 1,5 T è considerato lo standard e genera le immagini di maggiore qualità, per tutti i distretti corporei, con tutte le tecnologie disponibili. Per questione di costi e la possibilità di eseguire esami anche i pazienti claustrofobici, gli apparecchi a basso campo sono comunque molto diffusi e rappresentano in molti casi una valida alternativa all’alto campo.
Vediamo di seguito vantaggi e svantaggi di questi due tipi di magneti:
4 vantaggi dell’ALTO CAMPO
1. Qualità delle immagini
Alto campo
Come regola generale, maggiore è il campo magnetico migliore sarà il segnale e la qualità delle immagini.
Basso campo
A parità di altri parametri, la qualità degli esami in un basso campo è decisamente inferiore. Tuttavia recentemente le immagini hanno subito un netto miglioramento grazie a moderni metodi di ricostruzione dell’immagine basati sull’intelligenza artificiale e tecniche di riduzione del rumore.
2. Tecniche avanzate
Alto campo
La risonanza ad alto campo è considerata l’esame standard dove viene messa in campo tutta la tecnologia disponibile. È possibile eseguire un esame completo con tutte le sequenze e le tecniche avanzate.
Basso campo
La minore intensità e omogeneità di campo magnetico comporta alcune limitazioni per cui alcune sequenze non sono disponibili, come la saturazione del grasso basata sul chemical shift, diffusione, spettroscopia e altre ancora.
3. Distretti anatomici
Alto campo
È possibile studiare tutti i distretti anatomici come l’encefalo, l’addome, la prostata, il cuore o eseguire la risonanza whole body.
Basso campo
È possibile studiare solo alcuni distretti e dipende dal tipo di apparecchio disponibile. Con gli apparecchi più piccoli è possibile studiare solo certe articolazioni.
4. Gadolinio
Alto campo
Se si esegue un esame con mezzo di contrasto, si può utilizzare la dose di gadolinio standard.
Basso campo
La capacità di individuare il gadolinio è nettamente ridotta e serve un dosaggio maggiore negli esami con contrasto.
4 vantaggi del BASSO CAMPO
5. Costi
Alto campo
Costi maggiori sia per l’acquisto che per la manutenzione. Per generare un alto campo magnetico viene utilizzato un sistema di superconduttori criogenici, e il magnete non può essere mai spento, tranne in caso di emergenza.
Il magnete inoltre essendo grande e pesante, richiede una stanza dedicata separata dalla zona di lavoro, una stanza tecnica per il materiale elettrico, una gabbia di Faraday per disperdere il campo magnetico al di fuori della stanza di lavoro, e un camino per la fuoriuscita dell’elio in caso di emergenza.
Basso campo
Il costo per l’acquisto di un macchinario a basso campo è decisamente inferiore. I magneti possono essere permanenti o elettromagneti, nel primo caso non richiedono corrente elettrica e comunque nel secondo non necessitano dei complessi sistemi ad elio raffreddato tipici dell’alto campo. Lo spazio richiesto è decisamente più contenuto e richiede meno lavori. Il magnete meno potente spesso non richiede una schermatura. Addirittura esistono apparecchi portabili.
6. Claustrofobia
Alto campo
Il magnete ad alto campo ha una forma a tubo, costituito da un solenoide superconduttore che circonda il paziente (anche se è comunque aperto da entrambi i lati). Questo può provocate claustrofobia in soggetti predisposti.
Basso campo
Gli apparecchi a basso campo vengono anche chiamati macchine aperte o open e possono avere diverse conformazioni per migliorare il confort del paziente minimizzando il rischio di claustrofobia. I magneti open consentono inoltre di eseguire procedure interventistiche.
7. Artefatti
Alto campo
Maggiore è il campo magnetico, più evidenti sono alcuni artefatti che possono alterare la qualità delle immagini.
Basso campo
Alcuni artefatti come la suscettibilità magnetica, chemical shift, flusso e movimento sono meno evidenti nel basso campo
8. Rischi
Alto campo
Esistono rischi concreti sia per il paziente che per il personale al riguardo dei materiali che possono avvicinarsi al magnete, come oggetti metallici che attratti possono comportarsi come veri e propri proiettili.
Inoltre, esiste un limite di sicurezza per quanto riguarda l’energia che si deposita nei tessuti attraverso le radiofrequenze (chiamato Specific Absorbtion Rate – SAR). Questo è direttamente proporzionale al quadrato dell’intensità del campo magnetico. Un alto livello di SAR si traduce in un eccessiva produzione di calore che, nei bambini o in soggetti anziani con difficoltà a regolare la propria temperatura del corpo, può diventare pericolosa.
Basso campo
I rischi associati agli oggetti metallici sono nettamente ridotti, così come i rischi associati ai pacemaker ed altri dispositivi elettronici impiantabili. Spesso il tecnico può rimanere nella stessa stanza della RM durante l’esame. Anche il problema del SAR è molto limitato nei magneti a basso campo.
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