Reazioni avverse ai mezzi di contrasto

Pazienti a rischio di reazioni avverse ai mezzi di contrasto

Vengono considerati a rischio di reazioni avverse ai mezzi di contrasto coloro che hanno avuto una pregressa reazione allergica o simil-allergica con la stessa classe di mezzo di contrasto (ad es., a base di gadolinio o di iodio);  presenza di asma bronchiale o orticaria-angioedema non controllati, mastocitosi, pregressa anafilassi idiopatica (ovvero storia di shock anafilattico in cui non è riconoscibile la causa scatenante). 

Esame in elezione

Nei pazienti a rischio, nel caso fosse possibile riprogrammare in un secondo momento l’esame: 

  • Valutazione di metodiche alternative: il medico radiologo valuta innanzitutto la possibilità di proporre una metodica radiologica alternativa con la stessa efficacia diagnostica che non necessiti di mezzo di contrasto o utilizzi un mezzo di contrasto di classe differente (es. a base di gadolinio in caso di reazione a mezzo di contrasto a base di iodio e viceversa).
  • Consulenza allergologica: in mancanza di metodiche alternative, il medico radiologo indirizza il paziente a un Centro di Riferimento Allergologico per una consulenza specialistica. Lo studio allergologico dovrebbe essere eseguito tra 2 e 6 mesi dopo la prima reazione avversa. 
  • Gestione in assenza di Centro Allergologico: nel caso in cui non fosse possibile utilizzare una metodica radiologica alternativa e in assenza di un Centro di Riferimento Allergologico:
    • Scelta empirica di una molecola differente non cross-reagente e monitorare le funzioni vitali, secondo schema nel paragrafo successivo (le raccomandazioni in questo senso sono in continua evoluzione). 
    • Per pazienti con storia di reazione avversa grave: programmare l’indagine in presenza del medico anestesista/rianimatore.
  • La premedicazione non è più raccomandata, in quanto non vi è sufficiente evidenza di efficacia in letteratura e può mascherare la comparsa di segni d’allarme.
  • Monitoraggio dopo la procedura: il personale infermieristico e/o medico controllerà che non insorgano lesioni cutanee (orticaria – angioedema) o altri disturbi.

Esame in urgenza

Qualora non fosse disponibile una metodica alternativa: 

  • Utilizzare una molecola di MDC alternativa non cross-reagente: utilizzare una molecola di MDC non cross-reagente e di monitorare le funzioni vitali (vedi paragrafo successivo)
  • Allertare il rianimatore: nel caso di pazienti con anamnesi positiva per precedente reazione avversa grave a mezzo di contrasto è indicato allertatare il medico anestesista/rianimatore;
  • anche in questo caso in questi pazienti non è più raccomandata la premedicazione (non sufficiente evidenza in letteratura, può mascherare la comparsa di segni d’allarme).

Classificazione dei MDC in base al rischio di cross-reazione

Classificazione di contrasti iodati non-ionici:

  • sottogruppo A (iohexolo, Iodixanolo, Iomeprolo, ioversolo)
  • sottogruppo B (Iobitridolo)
  • sottogruppo C  (Iopromide)
  • Sottogruppo D (Iopamidolo)
  1. Nel caso di un mezzo di contrasto iodato noto:
    • Se il contrasto implicato appartiene al Gruppo A: dare priorità all’uso di un contrasto del Gruppo B o D.
    • Se appartiene al Gruppo B: dare priorità all’uso di un mezzo del Gruppo A o D.
    • Se appartiene al Gruppo C: dare priorità all’uso di un mezzo del Gruppo D.
    • Se appartiene al Gruppo D: dare priorità all’uso di un mezzo del Gruppo A, B o C.
  2. Nel caso di un contrasto sconosciuto:
    Dare priorità all’uso di un mezzo del Gruppo B o D. È più probabile che il contrasto implicato appartenga al Gruppo A (dato il maggior numero di molecole in questo gruppo). L’uso di un contrasto del Gruppo C non è raccomandato a causa dell’elevata cross-reattività con il Gruppo A.

Classificazione di contrasti a base di gadolinio

  • sottogruppo A (Gadoterate meglumine)
  • sottogruppo B (Gadobutrol, Gadoteridol)
  • sottogruppo C (Gadopiclenol)
  1. Nel caso di un mezzo di contrasto a base di gadolinio (GBCA) noto:
    • Se il mezzo di contrasto implicato appartiene al Gruppo A: dare priorità all’uso di un mezzo del Gruppo B.
    • Se il mezzo di contrasto implicato appartiene al Gruppo B: dare priorità all’uso di un mezzo del Gruppo A.
  2. Nel caso di un GBCA sconosciuto:
  • Si dovrebbe dare priorità all’uso di un GBCA del Gruppo B, sia per la capacità del gadoterato di meglumina di indurre reazioni di ipersensibilità immediata non allergiche attraverso un meccanismo indipendente dalle immunoglobuline, incluso l’attivazione del recettore MRGPRX2 (Mas-Related G-Protein-coupled Receptor X2), sia per la sua natura ionica.

Vega, F., van de Ven, A.A.J.M. & van der Molen, A.J. Cross-reactivity in hypersensitivity reactions to contrast agents: new classification and guide for clinical practice. Eur Radiol 34, 7583–7588 (2024). https://doi.org/10.1007/s00330-024-10872-8

Documento intersocietario SIRM-SIAARTI 2019

ESUR Linee guida sui mezzi di contrasto

American College of Radiology Manual on Contrast Media 2016

Lerondeau B, et al. Analysis of cross-reactivity among radiocontrast media in 97 hypersensitivity reactions. J Allergy Clin Immunol. 2016 Feb;137(2):633-635.e4. 

Baerlocher, M. O.; Asch, M.; Myers, A. Allergic-Type Reactions to Radiographic Contrast Media. Can. Med. Assoc. J. 2010, 182 (12), 1328–1328. https://doi.org/10.1503/cmaj.090371.

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