Lesioni meniscali

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Anatomia

I menischi sono due piccole strutture fibrocartilaginee a forma di semiluna, poste tra i condili femorali ed il piatto tibiale. Servono ad aumentare la congruità articolare tra il piatto tibiale ed i condili femorali, esercitando una funzione di stabilizzazione e ammortizzazione. 

Il menisco mediale ha forma a mezza luna (o forma di lettera C), con larghezza media 9-10 mm e spessore medio 3-5 mm. Il menisco laterale ha aspetto più circolare (o forma di lettera O) (il corno anteriore e quello posteriore si inseriscono sul piatto tibiale molto vicini tra loro), con larghezza media 10-12 mm e spessore medio 4-5 mm.

Il menisco laterale ha una maggiore mobilità rispetto al menisco mediale e copre una maggiore porzione della superficie articolare della tibia rispetto a quello mediale. Il menisco mediale  ha minore mobilità a causa della sua connessione più stretta con il legamento collaterale mediale e con la capsula articolare, che lo rende più vulnerabile a stress e traumi, soprattutto durante i movimenti di torsione o carico del ginocchio. 

All’interno dell’articolazione i menischi vengono stabilizzati da importanti legamenti:

  • Anteriormente: il legamento trasverso collega tra loro il corno anteriore del menisco mediale con quello del menisco laterale.
  • Posteriormente: il corno posteriore del menisco laterale è unito al LCP mediante due legamenti menisco-femorali: il legamento di Humphrey (anteriormente) e il legamento di Wrisberg (posteriormente).
  • A livello periferico: i due menischi (prevalentemente il mediale) sono collegati da fasci fibrosi proveniente dalla capsula articolare, definiti legamenti collaterali.
  • Infine delle espansioni dei tendini del muscolo semimembranoso e popliteo si collegano rispettivamente al bordo posteriore del menisco mediale ed al bordo posteriore del menisco laterale. Queste ultime connessioni conferiscono ai menischi una mobilità attiva e li proteggono da eventuali lesioni durante i movimenti.

Vascolarizzazione

In base all’apporto vascolare ogni menisco è suddiviso in tre zone:

  • Zona rossa: è la zona più periferica, maggiormente vascolarizzata
  • Zona bianco-rossa: nei giovani adulti questo apparato vascolare penetra all’interno del menisco mediale per circa il 20-30% della sua lunghezza, mentre in quello laterale la penetrazione è inferiore (10-25%).
  • Zona bianca: è la porzione più centrale che non riceve l’afflusso di sangue.

La vascolarizzazione deriva dall’arteria genicolata media infero-mediale e da quella infero-laterale. Con il passare degli anni si assiste ad una progressiva involuzione dei capillari meniscali, ma il nutrimento viene comunque garantito dalla presenza del liquido sinoviale (meccanismo di diffusione).

La conseguenza di questo pattern di vascolarizzazione è la bassa capacità riparativa dei menischi. In caso di lesioni, le porzioni periferiche dei menischi (zona rossa) possono formare cicatrici e riparare, mentre in caso di lesioni centrali, i menischi non hanno alcuna capacità di guarigione intrinseca.

vascolarizzazione menischi
Differenze di vascolarizzazione tra la zona periferica (red zone) maggiormente vascolarizzata, e la zona centrale (white zone).

Tipi di lesioni

  • Traumatica: incidenza tra giovani e sportivi, a causa di una violenta sollecitazione che supera la massima resistenza del tessuto meniscale. La regione  più di frequente interessata da lesioni meniscali traumatiche isolate è quella del corno posteriore del menisco mediale. Il menisco laterale invece è lesionato più spesso in associazione a rottura del LCA.
  • Degenerativa: insorgono a causa della degenerazione del tessuto meniscale, in seguito anche ad un movimento apparentemente banale, come il sollevarsi rapidamente da una posizione accosciata. Le aree più interessate sono il corno posteriore e il corpo centrale del menisco mediale.

Lesioni longitudinali

Sono parallele ai fasci di collagene longitudinali che connettono le due radici meniscali. Si distinguono a loro volta in:

  • Verticale: perpendicolare al piatto tibiale
  • Orizzontale: parallela al piatto tibiale
  • Manico di secchio: Evoluzione di una lesione longitudinale in cui avviene un distacco di un margine del menisco che va ad impegnare la fossa intercondiloidea. Il segno caratteristico è il “double PCL sign”, il lembo meniscale distaccatosi si sposta verso il centro dell’articolazione, ponendosi antero-inferiormente al PLC ed imitando un secondo legamento più piccolo.
  • Ramp. Tra le lesioni longitudinali rientrano anche le lesioni dell’area Ramp, che corrisponde alla porzione postero-mediale del bordo del menisco mediale, caratterizzate dalla disinserzione longitudinale periferica del corno posteriore dalla capsula articolare. 

Lesioni Radiali

Iniziano dal bordo interno del menisco e si sviluppano verso la periferia (interrompendo l’orientamento perpendicolarmente le fibre longitudinali di collagene, attraversando il menisco parzialmente o completamente.
Caratteristica di questa tipologia è la rottura della radice meniscale: è una lesione radiale situata alla radice meniscale, che coinvolge nella maggior parte dei casi il corno posteriore del menisco mediale.

lesioni meniscali
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