È utile?
L’ecografia del polmone non è un esame che si esegue routinariamente nella pratica elettiva in radiologia o negli ambulatori di radiologia.Tuttavia, il suo impiego è molto diffuso e utile, specialmente in contesti di emergenza-urgenza ed in ambito internistico.
Quali sono i principali reperti di comune riscontro?
Tramite l’ecografia polmonare è possibile stabilire agilmente se ci si trova in presenza di versamento pleurico. Durante le scansioni “trans-toraciche”(eseguite a livello degli ultimi spazi intercostali), in caso di fluido (come nel caso di ascite o emoperitoneo), si rileva un’area anecoica (buia), di solito di forma triangolare, che corrisponde agli spazi costo-frenici ripieni di liquido. La sua apparenza dipende dalla quantità e dalla densità del liquido, che può essere più o meno corpuscolato.

L’ecografia polmonare è largamente impiegata anche in ambito pediatrico, dove lo scopo principale è ridurre al minimo l’esposizione del bambino alle radiazioni. Ad esempio, i consolidamenti parenchimali polmonari sono molto frequenti nei bambini, vista la loro predisposizione alle infezioni respiratorie e il sistema immunitario non ancora completamente sviluppato.
Tramite le scansioni intercostali, è possibile definire la presenza di un’area addensativa, indicativa di un consolidamento polmonare. Questa evidenza permette di evitare l’uso eccessivo di radiografie, specialmente quando sono necessari monitoraggi frequenti, come nei bambini con infezioni polmonari (polmonite) o in condizioni come l’asma grave.

Semeiotica ecografica dei principali reperti
- Linee B: Le linee B multiple sono un segno importante e caratteristico, spesso associato a condizioni di edema polmonare o sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS). Le linee B appaiono come linee verticali che si estendono dalla pleura verso l’interno del polmone, visibili principalmente nella zona periferica del polmone. (Fig. 3)

- Segno del “lung sliding”: Il normale movimento della pleura visibile sull’ecografia, che è indicativo di una pleura mobile. L’assenza di questo movimento può suggerire la presenza di un pneumotorace o di adesioni pleuriche(Fig. 4).
Segno del “lung sliding” Case courtesy of Andrew Dixon, <a href=”https://radiopaedia.org/?lang=us”>Radiopaedia.org</a>. From the case <a href=”https://radiopaedia.org/cases/45149?lang=us”>rID: 45149</a>
- Consolidamento polmonare: Si presenta come un’area iperecogena (più chiara), spesso associata a un’assenza o riduzione del “lung sliding” e alla linea B. L’area si può presentare come un addensamento in profondità, che è tipico in caso di polmonite.
Conclusioni
Sebbene l’ecografia polmonare non sia un esame di routine in ambito elettivo, essa riveste un ruolo fondamentale in ambito emergenziale, internistico e pediatrico, permettendo una diagnosi rapida e non invasiva di versamento pleurico e consolidamenti polmonari.
La capacità di interpretare correttamente i reperti ecografici, a partire dall’ identificazione delle linee B fino alla valutazione di versamenti pleurici, rappresenta un aspetto cruciale nella pratica radiologica e in un approccio olistico al paziente.
La padronanza della tecnica ecografica, unita alla consapevolezza dell’applicabilità e dei suoi limiti, è sicuramente un plus nella gestione del paziente, soprattutto in situazioni in cui l’accesso rapido a una diagnosi è essenziale per l’inizio di un trattamento efficace.
Bibliografia
- Lichtenstein DA. Lung Ultrasound (in the Critically Ill) Superior to CT: the Example of Lung Sliding. Korean J Crit Care Med. 2017 Feb;32(1):1-8. doi: 10.4266/kjccm.2016.00955. Epub 2017 Feb 14. PMID: 31723610; PMCID: PMC6786749.