Infiltrazioni delle faccette articolari lombari eco-guidate

faccette articolari

Indice

Cosa sono?

Le faccette articolari sono componenti di piccole articolazioni poste posteriormente nella colonna vertebrale. Quando sono infiammate o degenerate (come nell’artrosi) possono essere una fonte importante di dolore lombare cronico alla schiena (“lombalgia”).

Le infiltrazioni ecoguidate delle faccette articolari sono più comunemente utilizzate a livello della colonna lombare, sia per diagnosticare che per trattare il dolore che origina da queste articolazioni.

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Le faccette articolari sono piccole articolazioni poste posteriormente e ai lati della colonna vertebrale. Ce ne sono due per ogni livello vertebrale e sono coinvolte nei movimenti di flessione, estensione, piegamento laterale e torsione.

Come avviene la procedura

  1. Preparazione: prima dell’infiltrazione, verrai posizionato su un lettino in posizione prona (a pancia in giù). L’area dove eseguiremo la procedura sarà disinfettata accuratamente ed il medico inizierà ad ispezionare la colonna vertebrale mediante l’ecografia.
  2. Scelta delle articolazioni da infiltrare: sulla base della visita e degli esami eseguiti in precedenza (TAC e/o RM) verranno definite quali sono le articolazioni coinvolte nell’origine del dolore, quindi da trattare.
  3. Posizionamento dell’ago: il medico inserirà un ago sottile attraverso la pelle fino alle faccette articolari, visualizzandolo in tempo reale con l’ecografia per garantirne un corretto posizionamento.
  4. Iniezione del farmaco: viene iniettata una soluzione di anestetico locale e corticosteroide in prossimità e all’interno delle articolazioni target. L’anestetico locale fornisce immediato sollievo dal dolore, mentre il corticosteroide è un potente anti-infiammatorio che aiuta a ridurre l’infiammazione, e quindi il dolore, a lungo termine.
  5. Multiple infiltrazioni: A seconda delle sedi e dell’intensità del dolore, possono essere infiltrate da una a quattro faccette articolari.
  6. Monitoraggio e post-procedura: Dopo l’infiltrazione, il medico rimuoverà l’ago e applicherà una leggera pressione, proseguendo con le eventuali restanti infiltrazioni. Al termine della procedura ci sarà un breve periodo di osservazione (15-20 minuti), mentre è richiesto un relativo riposo durante il restante arco della giornata.

Fanno male?

L’infiltrazione non è particolarmente dolorosa, circa come un’iniezione intramuscolare. L’anestetico potrebbe comportare un certo grado di indolenzimento nella regione trattata, a volte estesa alle cosce o alle gambe, che si riduce in breve tempo e spontaneamente.

Nelle ore successive, terminato l’effetto dell’anestetico, è possibile sentire bruciore nella zona trattata, in tal caso il dolore può essere controllato con un antinfiammatorio orale.

Nelle ore successive all’iniezione potresti già sentire sollievo sul dolore di origine articolare grazie all’anestetico locale. Il cortisone invece inizia a fare effetto nei giorni successivi alla procedura riducendo l’infiammazione ed il dolore. Il suo effetto può durare diverse settimane.

Quali sono le indicazioni?

Il dolore lombare cronico, o lombalgia cronica, ha numerose cause che includono ernie discali, artrosi, spondilolistesi, scoliosi, dolore post-operatorio o, appunto, un’infiammazione delle faccette lombari, e deve essere adeguatamente valutato da un medico specialista.

Quando viene posto un sospetto di sindrome delle faccette lombari (quando cioè il dolore lombare è causato dall’infiammazione dalle faccette articolari), le infiltrazioni rappresentano un ottimo metodo per confermare la diagnosi e per trattare il dolore.

Sono efficaci? 

Le infiltrazioni delle faccette possono fornire un sollievo solo temporaneo oppure durare a lungo termine, anche per diverse settimane o mesi. La risposta al trattamento può variare notevolmente da individuo a individuo.

Esistono diverse altre modalità di trattamento del dolore cronico lombare da sindrome delle faccette, che includono il blocco nervoso della branca lombare mediale, un piccolo nervo che innerva la faccetta articolare, o l’ablazione della branca lombare mediale con radiofrequenze; in caso di inefficacia o scarsa efficacia del trattamento, sarà importante eseguire una nuova valutazione specialistica per valutare quale sia il successivo step terapeutico più indicato.

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Nell'artrosi delle faccette lo spazio articolare si riduce, la cartilagine si deteriora e il liquido sinoviale a volte si riduce, a volte aumenta. Le superfici articolari possono quindi sfregare direttamente l'una contro l'altra, causando attrito e irritazione, innescando una reazione infiammatoria anche nelle strutture adiacenti e causando sintomi come dolore e rigidità.

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