Cos’è?
La mammografia è un esame diagnostico che utilizza una dose bassa di raggi X per ottenere immagini dettagliate del tessuto mammario.
Principali campi di utilizzo
- Mammografia di screening: Donne sane di età compresa tra 50 e 65 anni, da eseguire ogni 2 anni come da indicazione del Ministero della Salute (questo intervallo può subire variazioni in bsae ai diversi programmi regionali)
- Mammografia diagnostica: donne sintomatiche o asintomatiche che spontaneamente decidono di eseguire l’esame o in donne richiamate dopo la mammografia di screening per eventuali dubbi diagnostici.
Come mi devo preparare per la mammografia?
- Avvisare se si è in gravidanza o durante allattamento.
- Non utilizzare deodoranti in ascella né creme sul seno, alcune di queste contengono microcomponenti che compaiono all’esame mammografico come microcalcificazioni rischiando di essere interpretate come sospette.
- Descrivere eventuali sintomi
- Portare con sé gli esami precedenti se eseguiti in centri diversi.
In cosa consiste l’esame?
- Un tecnico di radiologia specializzato in imaging senologico posiziona il seno sul piano del mammografo andando successivamente a comprimere con uno specifico strumento in plastica, la compressione è necessaria per la visualizzazione corretta del parenchima mammario.
- Avvisare il tecnico in caso di dolore che non permetta l’esecuzione dell’esame ricordando che la compressione corretta permette la migliore visualizzazione della mammella.
- In alcuni casi possono essere eseguite delle immagini mirate a parti della mammella per dubbi diagnostici
Limiti della mammografia
Capita di sentire o leggere il referto del radiologo in cui si parla di “seno denso”, ma di cosa si tratta? In alcune donne la rappresentazione della ghiandola è maggiore di altre, e questo comporta una maggiore complessità nello studio dell’esame mammografico. In questi casi il medico radiologo può chiede un approfondimento mediante altri esami di imaging come ecografia, risonanza magnetica e mammografia con mezzo di contrasto.
