Software assistance in radiologia interventistica extravascolare

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Software assistance in radiologia interventistica extravascolare

In radiologia interventistica si eseguono un gran numero di procedure extravascolari, come drenaggi e biopsie, che vengono effettuate principalmente sotto guida ecografica, TAC e fluoroscopica.

Ormai da qualche anno sono disponibili software per assistere ed aiutare l’operatore nella procedura, fra i più utilizzati ci sono i software needle guidance e le tecniche di fusione delle immagini. Questi strumenti sono particolarmente utili nelle procedure extravascolari percutanee (come il posizionamento di drenaggi e l’esecuzione di biopsie o termoablazioni) contribuendo ad aumentare la precisione, ridurre i rischi per il paziente e permettendo di sfruttare, unendoli, i vantaggi delle differenti metodiche di immagini.

Needle Guidance

Il needle guidance è una tecnologia che consente di guidare con precisione l’inserimento di un ago o di un altro dispositivo interventistico, come un drenaggio, attraverso l’uso di immagini radiologiche in tempo reale. Questo approccio combina le immagini TAC acquisite direttamente sull’angiografo (tramite la cone-beam CT) integrandole con le immagini fluoroscopiche “in diretta” tramite un planning preciso del punto di ingresso, del percorso e dell’obiettivo da raggiungere, sia esso un nodulo da biopsiare o ablare o una raccolta da drenare.

Nel contesto dei drenaggi extravascolari, il needle guidance risulta di grande aiuto quando è necessario posizionare un drenaggio in aree anatomiche difficili da raggiungere o in presenza di strutture delicate da evitare lungo il tragitto, come organi vitali o vasi sanguigni. La precisione offerta da questi sistemi consente non solo di migliorare la precisione e quindi l’efficacia del trattamento, ma anche di minimizzare le complicazioni (come danni collaterali ai tessuti ed organi circostanti o emorragie) e ridurre i tempi delle procedure stesse.

Fusion

Needle guidance ed altre tecniche di imaging interventistico si possono “fondere” fra loro. E’ infatti possibile combinare immagini di differenti metodiche (TAC-RM-ECO-PET), in un’unica visualizzazione integrata tramite una tecnica chiamata fusion. Questo approccio è di particolare valore in radiologia interventistica, rendendo visibile ciò che è invibile fluoroscopicamente o ecograficamente, senza l’utilizzo di mezzo di contrasto aggiuntivo e con l’alta risoluzione di TC ed RM di ultima generazione. Integrando il tutto con immagini PET è possibile inoltre campionare e biopsiare con più precisione le aree del tumore più attive dal punto di vista metabolico migliorando quindi l’efficacia diagnostica del prelievo.

Ecco alcuni esempi dell utilizzo di tale software:

CASO1
In alto a destra TC pre procedurale con mdc che evidenzia raccolta periprotesica in esiti di infezione e successivo espianto di EVAR. La protesi chirurgica posizionata non risulta visualizzabile adeguatamente nella cone beam ct (CBCT) eseguita senza mezzodi contrasto direttamente sull angiografo non essendo adeguatamente iperdensa. A sinistra l'immagine dopo fusione che permette di visualizzare il decorso della protesi e la porzione più liquida della raccolta in modo da posizionare nel modo migliore il drenaggio
CASO2
Paziente con raccolte periaortiche esterne al sacco aneurismatico alcune delle quali captanti alla pet. Per una migliore campionatura è stata fusa l'immagine pet per essere sicuri di aspirare (per esame colturale) una delle raccolte metabolicamente più attive.
drenaggio
Paziente con deiescenza anastomotica e necessità di drenaggio percutaneo non eseguibile con guida ecografica. planning pre ed intraprocedurale (previa fusione con precedente TC) per evitare le anse (cerchi verdi) ed i vasi iliaci di sinistra. In viola la traiettoria prevista dell ago con sottostante ago visualizzato mediante cone beam CT intraprocedurale