Prof.ssa Anna Pichiecchio
Direttore del dipartimento di Neuroradiologia Fondazione IRCCS Mondino di Pavia. Professore Ordinario in Neuroradiologia, Università di Pavia.
Cos’è?
La radiografia della colonna vertebrale in toto o completa, permette di ottenere un’unica immagine dell’intera colonna vertebrale, dalla cervicale al bacino, e di visualizzare e poter quindi valutare:
- il tratto cervicale;
- il tratto dorsale;
- il tratto lombosacrale.
L’analisi dei diversi distretti rachidei può avvenire anche separatamente.
Quali sono le principali indicazioni?
La radiografia della colonna vertebrale completa consente di rilevare la presenza di:
- alterazioni congenite (es. scoliosi, lordosi, cifosi)
- patologia traumatica
- processi degenerativi
Inoltre, l’esame è in grado di studiare la colonna vertebrale anche a livello posturale, valutando le fisiologiche curvature e la stabilità della colonna vertebrale sia nelle condizioni statiche sia a seguito di manovre dinamiche di massima flessione ed estensione.
In cosa consiste l’esame?
Il tempo di esecuzione è di pochi secondi. Tempi più lunghi sono richiesti solo per esami particolarmente complessi e/o richiedono l’esecuzione di manovre dinamiche.
L’esame viene condotto ponendo l’area di indagine in corrispondenza dell’apparecchiatura radiografica; il paziente può essere posizionato in clinostatismo o in ortostatismo, in questo caso si parla di ‘esame in carico’.
Come mi devo preparare?
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Limiti
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Controindicazioni
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